Intervistato da VareseSport.com, Stefano ha parlato un pò di sè ed ha presentato, con una veloce panoramica, la lotta Israeliana con metodo Krav Maga, enfatizzandone l’importanza e l’efficacia per la difesa personale nonché gli aspetti psicologici, educativi ed evolutivi.
Stefano infatti collabora spesso con i comuni della provincia organizzando iniziative educative il cui obiettivo principale è il supporto al cittadino nel riconoscere ed affrontare situazioni di potenziale pericolo attraverso attività formative che combinano sia teoria che pratica.
Insegna in 4 palestre, tiene corsi di Judo, Difesa personale con metodo Krav Maga, Ju Jitsu Israleliano metodo Krav Maga e Fit Boxe.
Qui un estratto della sua intervista..
Come si avvicinò al Judo e alla Lotta Israeliana?
“Provengo da una famiglia di judoka: mio cognato fu il mio Maestro e iniziai a praticarlo sin da quando ero ragazzino. Ne apprezzai in particolare i caratteristici e fondamentali valori educativi, di determinazione e tenacia, equilibrio, forza psicologica e fisica. In seguito, in ambito civile, la Lotta Israeliana è invece finalizzata alla difesa personale, la quale, secondo l’articolo 52 del nostro codice penale, deve sempre essere proporzionata al genere di provocazione; ha inoltre un’ evidente valenza educativa, basata soprattutto sul rispetto del proprio compagno d’allenamento e nei confronti della palestra”.
Quali tecniche prevede?
“Si dividono in tre concetti: nel contatto pieno il 50% delle tecniche proviene dal Judo, come le leve, le proiezioni e gli strangolamenti, il 25% invece dalla boxe occidentale inglese, e l’altro 25% dalla Kick Boxing. Il principio basilare della Lotta Israeliana è quello di utilizzare poca forza fisica, allo scopo di ottenere il massimo risultato, rendendo inoffensivo l’avversario o l’eventuale aggressore. Durante gli allenamenti usiamo anche armi da fuoco, armi d’impatto, come il bastone del Kali Filippino, e anche armi da taglio, come il coltello da 20cm. Al fine della difesa personale, insegno sia come disarmare gli eventuali aggressori sia ad utilizzare, in caso di estrema necessità, oggetti d’uso quotidiano. Nel complesso gli allievi devono sempre avere l’autocontrollo psico-fisico, ignorare le provocazioni verbali e fisiche, e cercare sempre di allontanarsi dalle situazioni più critiche, allo scopo di evitare delle gravi conseguenze sia per sé stessi che per gli altri. Dove insegno? A Mornago Judo e Lotta Israeliana, a Varese solo Lotta Israeliana”.
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Voi dell’Accademia Sportiva Varesina, avete dei judoka agonisti?
“Sì, tutt’ora sono in corso i campionati CSI di Judo. Domenica 14 aprile, tre dei miei allievi agonisti partiranno per partecipare a quelli di Brescia. Con l’augurio che possano arrivare future vittorie per i nostri judoka, ho la certezza che ogni risultato raggiunto sarà da attribuire alla loro crescita individuale sia come sportivi sia soprattutto come persone”.
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